Editoriale

La felicità, una parola ed un concetto, oggi, quasi proibiti.

Certo la pandemia ci potrebbe riportare a quelle paure che ci hanno rinchiusi in casa per lunghi mesi, per proteggere la nostra vita e le persone a noi più care, e così, è come se non potessimo permetterci di parlare di felicità, e ci dovesse bastare l’idea di sopravvivere.

Ma per stare bene, davvero è sufficiente non ammalarsi di Covid o di qualsiasi altra malattia?

La qualità della vita è la chiave della felicità o almeno, di quella serenità che è ingrediente principale per essere felici.

Ma la qualità della vita purtroppo, non dipende solo dalla salute bensì dal vivere ogni attimo con la necessaria libertà, ritrovando nelle piccole cose il piacere di un gesto, di uno sguardo oltre e di mille emozioni che sono il respiro di un animo leggero, pronto ad affrontare tutto, anche i momenti più difficili, ritrovando energie in un sorriso o in un abbraccio ricevuto. Sorrisi ed abbracci, che ci sono stati in gran parte tolti, limitati, a volte vietati.

Così come quei piccoli viaggi, con il corpo e con la mente, limitati e imprigionati nei confini delle regioni, benché facenti parti tutti noi di un unico Paese. E’ vietato andare in Liguria ad un Lombardo, o in Trentino ad un Emiliano, per ragioni di turismo, ma non è vietato andare a Tenerife, per lo stesso motivo. Che stranezze.

Sono le incongruenze di un sistema che in un anno non ha ancora trovato il suo equilibrio e quella consapevolezza che, oltre a seguire tutti i protocolli per debellare questo devastante virus non possiamo più non considerare l’importanza della qualità della vita che si traduce in piccole libertà, regolamentate ma certe, come il potersi spostare in Italia per vivere e respirare aria, e catturare così qualche sorriso che, dai tempi di Patch Adams ed i suoi piccoli, è sempre stata una cura valida, da affiancare alla medicina tradizionale.

Pasqua è libertà e rinascita, ed è questo l’augurio che porgo ad ognuno di voi, non importa se credente o meno, se cittadino Italiano o del mondo. Siamo tutti qui, in questa realtà, ognuno con le proprie emozioni e desideri, tra cui il più importante: vivere bene, dignitosamente bene.

La felicità: un diritto, di tutti.

Ed è nella qualità della vita che si racchiude la vera chiave di un’esistenza serena, nella speranza sincera che si accorgano presto che oltre a necessarie regole mediche, leggi e decreti, indicazioni e minacce, prima che tutti ci si ammali di tristezza, come sta già già accadendo, qualcuno apra la porta e ci dica:

«vai, sei libero, fai attenzione ma, mentre avrai cura di te e degli altri non dimenticare mai di cercare il tuo sorriso ed in esso la voglia di vivere, di nuovo, felice.»

Buona Pasqua 🕊 da tutti noi di CinqueMinuti.it

Nightfly

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